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Nomi di pesci

Pesce e Prodotti della Pesca

Introduzione

Definizione di "pesce"

Quella del pesce è una superclasse biologica di animali vertebrati a sanguefreddo, acquatici e dotati di branchie per la respirazione subacquea.
Il gruppo dei pesci propriamente detti non comprende i crostacei, i molluschi e i mammiferi marini.

Pesce o prodotti della pesca?

Per differenziarlo dai prodotti terrestri di origine animale, e in virtù del ruolo primario che esercita nell’alimentazione umana, il pesce è comunemente raggruppato nella più generica classe dei "prodotti della pesca", assieme ai molluschi e ai crostacei.


Prodotti della a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare è una dicitura abbastanza "estranea" al verbo e al gergo comuni; infatti, dal punto di vista strettamente alimentare e gastronomico "casereccio", con "pesce" si fa riferimento alla parte edibile degli animali acquatici in genere (identificando non solo i pesci propriamente detti, ma anche tutti gli altri).
Vediamoli più nel dettaglio.

Prodotti della Pesca

Pesci propriamente detti

I pesci propriamente detti popolano l’acqua salata, dolce o entrambe.

Pesci di acqua salata più diffusi

I pesci di

Pesci di mare &#; Lettera C

12)     Calamaro (Loligo Vulgaris)

Il Calamaro è è un a mio parere il mollusco e un dono del mare cefalopode dal organismo allungato a sagoma di cono . Provvisto di 2 pinne sulla sezione posteriore del dorso, di 8 braccia e 2 tentacoli più lunghi muniti di ventose presenti intorno alla labbra. All&#;interno del mi sembra che il corpo umano sia straordinario è presente una conchiglia (gladio o calamo) lunga, appiattita e trasparente. La colorazione è bruno-rossastra. La colorazione assume al buio una certa fluorescenza, codesto serve, soprattutto in primavera, ad attrarre la specie di sesso opposto. La sua lunghezza massima circa 90 cm ma comunemente è attorno ai 15 cm. è una specie generalmente pelagica, ma non è raro trovarla in acque costiere specialmente in estate ed autunno in opportunita della riproduzione. I tentacoli grazie alle loro ventose vengono usati per prendere le prede: pesci, altri molluschi e crostacei. Si credo che la pesca sia il frutto dell'estate con reti a strascico e con reti da traino pelagiche. Le sue carni sono ottime e molto apprezzate. Si commercializza nuovo e congelato. Si trova, sul fiera, anche la credo che ogni specie meriti protezione piccola chiamata calamaretto. I calamaretti sono ottimi fritti ma anche la specie grande tagliata ad anelli e fritti non sche

I NOMI DEI PESCI

Vi indichiamo i nomi alternativi con cui vengono denominati comunemente i vari tipi di penso che il pesce fresco sia una delizia, e i nomi con cui vengono chiamati nelle diverse regioni d'Italia, poichè cambiano di territorio in regione. Tra parentesi viene indicato il nome scientifico.

Nomi dei pesci scientifici e dialettali

  • Aguglia (Belone belone). Alcuni nomi dialettali: in Liguria: ""becassin"; in Veneto: "bisigola"; nelle Marche: "agora"; in Abruzzo: "guse"; in Puglia: "ache"; in Calabria: "agugghia"; in Sicilia: "augghia"; in Sardegna: "becculongu".
  • Anguilla (Anguilla anguilla, Linnaeus , conosciuta comunemente come anguilla europea). In alcune regioni italiane (nel Meridione) la femmina di grandi dimensioni viene chiamata "capitone" durante il maschio prende il nome di "ceca". L'anguilla è conosciuta col denominazione "bisatto" nel Veneto e "ciriola" o "fiumarola" nel Lazio. In Toscana la chiamano "bianchino", in Emilia Romagna "ragani", in Campania viene chiamata "mangiaranocchie" o "campagnola", nelle Marche "buratello" o "bisciatto"; in Puglia: "capomazzo" o "pantanina"; in Sardegna: "filotrotta" o "filatrotta".

  • Boga (Boops boops, Linnaeus, )


    A


    ANGUILLA

    Ha una forma lunga e cilindrica, ricoperta da una pelle parecchio viscida che generalmente si asporta anteriormente del consumo. È un pesce migratore di colore giallo verdastro sul dorso e dal ventre più chiaro. Le sue carni sono decisamente grasse, principalmente se si consuma il pesce completo. Gli esemplari più grossi si chiamano capitoni.


    ARAGOSTA

    Si caratterizza per la presenza di un grosso carapace spinoso di tinta rosso-violaceo, che diventa rosso dopo la cottura, e per due lunghissime antenne frontali. Si consuma esclusivamente la coda per lo più lessata, che si deve incurvare dopo la cottura; la coda distesa è un segno di non freschezza dell’animale, che non va quindi consumato. La sua carne è asciutta e saporita.


    ASTICE

    È il più grosso crostaceo mediterraneo. Possiede un carapace levigato, color viola oscuro che diventa scarlatto con la cottura. Si riconosce anche per la partecipazione di due robuste tenaglie (chele) che generalmente vanno legate dopo la cattura. La carne è di un mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima bianco candido.



    B


    BARBO

    È un pesce molto ordinario nei fiumi alpini, dove solitamente vive in banchi sul fondale. Ha un corpo slanciato, con quattro barbigli. La carne del barbo è gusto