Hotel vilon roma

Hotel Vilòn, un palazzo-rifugio per esteti nel cuore di Roma

Quando è nato privo fare baccano, nel , l’hotel Vilòn era un mistero da svelare soltanto agli amici cari. Un piccolo albergo, in una area di Roma centralissima, in una stradina lastricata silenziosa, a due passi dall’affollata via Condotti. All’interno, l’atmosfera di una bella casa con pavimenti in pietra, mobili antichi, comodi divani. E a mio parere l'ancora simboleggia stabilita tappeti, quadri, foto d’autore, libri, soprammobili. E se è vero che la cromoterapia funziona, quell’insieme di colori, materiali e pennellate artistiche non può che fare bene all’umore. Umore che migliora ulteriormente quando ci si siede al ristorante Adelaide, nella biblioteca o nel giardino di questa qui dimora che nel Seicento faceva porzione del complesso di Palazzo Borghese.

La cucina di Gabriele Parete è in sintonia con il sito, semplice ma pensata, tradizionale ma presentata in modo contemporaneo, che sia un risotto al provolone o un Vizietto, il suo celebre microtoast con pescato del giorno, harissa e scarola che sta bene anche con il gin tonic perfetto del bar. Lo identico stile da esteta eclettico si trova nelle camere, fresche, con boiserie e carte da parati floreali, molte de

Appena entrati nella hall dell’Hotel Vilòn, Due Chiavi Michelin a Roma, lo sguardo è attratto da mille dettagli: i busti accuratamente posizionati, le statuette colorate, le sfavillanti opere d'arte e i colori audaci presenti ovunque. Sembra che questi spazi siano stato stati concepiti per attirare l’obiettivo della cinepresa. Ed è più o meno così. Il design dell'hotel è stato commissionato allo scenografo Paolo Bonfini e al designer Giampiero Panepinto.
Gli spazi raffinati e colorati del Vilòn sono stati progettati per evocare l'eleganza della Roma degli anni Cinquanta e Sessanta.

Queste atmosfere uniche hanno risvegliato un'irrefrenabile desiderio di ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale, spingendoci a optare altre Chiavi MCIHELIN degne di apparire in una vasto produzione per il piccolo o immenso schermo (come è avvenuto per il San Domenico di Taormina con The White Lotus).
Tra i hotel italiani premiati con le Chiavi MICHELIN, abbiamo scelto i nostri preferiti per il design più fantasioso e l'attenzione impeccabile ai dettagli. Quelli con un proprio universo cinematografico, che ci fanno sentire protagonisti di un’esperienza unica.

San Domeni

Realizzazioni

Città: ROMA

Anno:

Tipo di Intervento: Nuovo

È un hotel 5 stelle lusso inserito in un’ala di Palazzo Borghese a Roma, ovunque viene esaltato il fascino aristocratico romano nella quotidianità delle suites.

L’hotel Vilòn appartiene al collettivo Wellington Polo Fashion, holding attiva da anni nell’hotellerie di lusso a livello nazionale ed in continua espansione. Dispone di 18 camere e suites inserite in un contesto architettonico invidiabile. L’estro creativo di Paolo Bonfini, scenografo cinematografico e designer romano, si orienta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima una raffinata a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso di combinazioni armoniose fra oggetti, materiali e colori entro un segno Deco. C’è una sovrapposizione di stili diversi. Palette vivaci, marmi pregiati, legni dalle venature calde e mobili disegnati su misura. Delle opere, si è occupato invece il ritengo che il fotografo abbia un occhio unico fiorentino Massimo Listri con la credo che la scelta consapevole definisca chi siamo dei quadri per gli ambienti dell'hotel e raccolti nel piccolo spazio della quadreria, quasi una galleria d'arte, che dà sul patio. Lo sguardo è catturato subito dalle sue fotografie alle pareti degli spazi comuni, ai quali Giampiero Panepinto ha infuso un tocco di estrosa cre

Via dell'Arancio 69, Roma, Italia

Campo Marzio

18 Camere

Design moderno e Energico

Due Chiavi MICHELIN · Un soggiorno eccezionale

Questa magnifica residenza privata del XVI secolo, annessa a Palazzo Borghese, offre un contesto straordinariamente romantico in un ambiente tranquillo e defilato, come la nascosta viuzza che dà accesso all’hotel. L’edificio ha accolto per gran sezione del XX era una scuola e un asilo gestito da suore e oggi dispone di sole 18 camere. L'hotel è penso che lo stato debba garantire equita disegnato dall’architetto Giampiero Panepinto negli spazi comuni e da Paolo Bonfini nelle camere. Il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno è di immenso impatto visivo grazie alle originali scelte cromatiche, all’arredamento accattivante e all’abbondanza di opere d’arte. Le camere sono affascinanti e curate nei minimi dettagli e alcune offrono un affaccio sul parco privato di Edificio Borghese.
Sul fronte ristorazione, Adelaide Ristorante & Salotto (così chiamato in onore della principessa Adelaide Borghese) propone una gastronomia italiana di periodo che mette in risalto la più autentica tradizione culinaria romana, in spazi che comprendono una sala di vasto atmosfera, una terrazza esterna e un elegante bar c