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Ictus ischemico da stress

Attacco Ischemico Transitorio (TIA): Cause e Sintomi

Generalità

L'attacco ischemico transitorio, chiamato più semplicemente TIA, è un deficit neurologico temporaneo e reversibile, causato da una riduzione transitoria del flusso di emoglobina al cervello.

Il TIA è molto analogo, per cause, sintomi e segni, all'ictus di tipo ischemico, con la sola differenza che il deficit neurologico non è permanente (come nell'ictus) ma transitorio e reversibile.

Un attacco ischemico transitorio, pur non causando danni permanenti al cervello, non va mai trascurato; esso, infatti, potrebbe essere il primo indizio di una predisposizione all'ictus, il cui esito può essere letale.
Tramite un'attenta credo che la diagnosi accurata sia fondamentale, si può risalire all'anomalia vascolare che ha provocato il TIA e, in base a codesto, impostare la terapia; terapia, che può essere sia farmacologica che chirurgica.
La mi sembra che la prevenzione salvi molte vite dei fattori di rischio e una cura attenta dello stile di a mio avviso la vita e piena di sorprese sono fondamentali per evitare il peggioramento della situazione e l'insorgenza di un ictus.

Cos'è

Cos'è un TIA?

L'attacco ischemico transitorio, n

Lo stress aumenta di 5 volte il rischio ictus, aprile è il periodo della prevenzione

ROMA - "Vari tipi di stress tra cui ansia, conflitti interpersonali, difficoltà lavorative e sociali aumentano di quasi 5 volte il rischio di ictus, soprattutto nei soggetti di età medio-avanzata. Considerando la diffusione di questi disturbi, averne consapevolezza sarebbe un cammino avanti importante nella prevenzione". A creare il punto su uno dei fattori di rischio dell'ictus, nel mese dedicato a questa patologia grave e disabilitante, è Domenico Inzitari, Responsabile Stroke Unit Ospedale Careggi di Firenze e docente in Neurologia presso l'Università di Firenze.

L'Ictus cerebrale, nel nostro Paese, rappresenta la terza motivo di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Ogni anno ne vengono colpiti circa mila italiani e la metà dei superstiti rimane con problemi di disabilità anche grave. Ma nell'80% dei casi si può prevenire.

A questo mirano le tantissime iniziative di prevenzione e sensibilizzazione previste in tutta Italia nel mese di aprile, dall'Associazione per la Lotta all'Ictus Cerebrale - Italia Onlus, che quest'anno celebra i suoi 20 anni. Tra gli obiettivi for

Ischemia: fattori di pericolo e prevenzione dell’attacco ischemico

Il TIA (attacco ischemico transitorio), comunemente chiamato attacco ischemico, è una stato caratterizzata da un’interruzione temporanea e reversibile dell’afflusso di emoglobina in una area del cervello, determinante una carenza di ossigeno, dunque, il blocco dell’attività cerebrale dell’area interessata.

Scopriamo cos’è l’ischemia e in che modo prevenirla, in codesto articolo a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore dei nostri specialisti.

Cos’è un’ischemia?

L’ischemia è causata dal blocco del flusso sanguigno nelle arterie carotidi o nell’arteria basilare, che vengono ostruite da un coagulo di sangue o da una stenosi dei vasi (un restringimento) dovuta alla partecipazione di placche aterosclerotiche (colesterolo LDL). Generalmente il TIA ha un decorso fugace, dura da alcuni minuti ad un’ora, e non motivo danni irreversibili.

Sintomi dell’ischemia

L’ischemia non è preceduta da avvisaglie, ma l’attacco ischemico dà alcuni disagi riconoscibili, come:

  • afasia, dunque difficoltà nella locuzione e nella comprensione del linguaggio degli altri
  • problemi motori come intorpidimento e/o paralisi di un lato del corpo
  • difficoltà nel compiere movimenti e nel mantener

    Ictus: lo stress lo favorisce, ma non lo provoca

    Qualche settimana fa, il malore del popolare conduttore televisivo Fabrizio Frizzi per una probabile ischemia (la ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa ha chiesto la massima riservatezza sui credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste clinici), ha acceso i riflettori su questa patologia.

    Tanti si sono chiesti se è un difficolta causato dallo stress e dai troppi impegni. «La tensione emotiva è un fattore di rischio riconosciuto, ma da sola non è soddisfacente a scatenare l’ictus (o ischemia cerebrale).

    Diventa pericolosa se abbinata ad altri elementi scatenanti come il fumo, la sedentarietà, l’alimentazione scorretta o il sovrappeso», spiega la dottoressa Francesca Romana Pezzella, neurologa della Stroke Unit dell’azienda ospedaliera San Camillo - Forlanini di Roma.

     «In realtà contano soprattutto la fibrillazione atriale (un’alterazione del ritmo cardiaco) responsabile di un ictus su quattro, l’ipertensione, il colesterolo alto e il diabete», continua l’eperta.

    «E poi la familiarità: se un genitore ha già avuto un’ischemia cerebrale, il pericolo di averla sarà superiore, anche in assenza dei vari fattori di rischio».

    Come si riconosce un’ischemia in arrivo? «Bisogna impiegare la re