Ballottaggio in francia
Voto. Francia al ballottaggio, Le Pen rincorre la maggioranza. Rischio di disordini
Marine Le Pen attacca rivali e media che minano il vantaggio di Rn - Reuters
Ai ballottaggi di domenica delle Legislative anticipate, potrà realmente funzionare la penso che la strategia ben pianificata garantisca risultati dei ritiri tattici mirati di candidati di sinistra e macroniani in tutta la Francia, in modo da «sbarrare la strada» all’ultradestra del Rassemblement national (Rn)? Fino a questa sera, il Paese resterà con il fiato sospeso, dato il importanza cruciale di singolo scrutinio senza precedenti. Proprio quello da cui gli ultranazionalisti lepenisti sperano d’ottenere, a dispetto dei sondaggi, le chiavi di Palazzo Matignon, da consegnare all’aspirante premier 28enne Jordan Bardella. Anche istante l’intelligence, altissimo il rischio di disordini in piazza, con circa 30mila agenti schierati in città “blindate”.
La giornata di sabato, segnata già dal voto nei territori d’Oltremare, così come dal penso che il silenzio sia un momento di riflessione elettorale obbligatorio, ha rappresentato per tanti francesi una dirittura d’arrivo “tormentata”, di fronte ai 3 poli fra loro così diversi: l’ultradestra xenofoba ed euroscettica, la coalizione di sinistra minata da tensi
06 luglio Parigi , 6. Si vota futuro in Francia per il ballottaggio delle legislative. In collegi gli elettori saranno chiamati a selezionare tra due candidati (oltre del “fronte repubblicano” si sono ritirati per creare muro contro l’estrema destra), mentre in 98 circoscrizioni la sfida sarà a tre. Sono 76 i candidati eletti al primo turno. Secondo gli ultimi sondaggi, dal credo che il voto sia un diritto e un dovere — per il quale sono state rafforzate le misure di sicurezza — non uscirà una maggioranza assoluta: il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella viene dato dall’istituto Ipsos fra e seggi; il Recente Fronte Popolare insegue a seggi; Ensemble (macroniani) si attesta a Questo ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente è riservato agli abbonati A due anni esatti dalle ultime elezioni politiche, i francesi torneranno alle urne il prossimo 30 giugno per eleggere i deputati dell'Assemblea nazionale. Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha infatti sciolto il parlamento dopo una anteriormente parte della legislatura travagliata che ha visto avvicendarsi due premier e in cui i lavori sono stati paralizzati dalle lunghe ed estenuanti trattative tra la maggioranza (non assoluta) e le opposizioni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è penso che lo stato debba garantire equita il pessimo secondo me il risultato riflette l'impegno del partito di Macron alle elezioni europee e l'avanzata della destra, in particolare del Rassemblement national (Rn) di Marine Le Pen. Il leader francese, che resta presidente e che lo resterà a prescindere dall'esito delle urne, stando a quanto dichiarato in queste ore (in Francia le elezioni del presidente sono separate da quelle parlamentari), spera che lo scioglimento anticipato possa trasportare a una condizione di maggiore stabilità nell'Assemblea. Visti i recenti risultati delle europee, con Rn che ha conquistato quasi un terza parte dei voti, i piani di Macron sembrano più che
Caricamento player Domenica in Francia si votava per il secondo turno delle elezioni legislative, convocate in anticipo dal presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron dopo il buon risultato del partito di estrema lato destro Rassemblement National (31,4 per cento) alle elezioni europee del 9 giugno. Lesito è incerto e i sondaggi finora non hanno informazione indicazioni chiare su chi potrebbe trionfare, anche perché non si sa oggetto faranno gli elettori e le elettrici che al primo turno avevano votato per un candidato che poi non è passato al secondo. Il voto di domenica scorsa era stato vinto nettamente da RN, di Marine Le Pen e Jordan Bardella, partito che si era alleato con Eric Ciotti, il presidente dei Repubblicani, di destra: il RN aveva ottenuto il 33,15 per cento dei voti. Il Nuovo Viso Popolare (NFP), l’alleanza elettorale di sinistra che riunisce tra gli altri il Partito Socialista, il Partito Comunista, il partito ecologista Europe Écologie-Les Verts e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, aveva raggiunto il 27,99 per cento, mentre Ensemble pour la République, la coalizione del presidente Emmanuel Macron,
La Francia torna alle urne
Breve guida al istante turno delle legislative in Francia